
ho visitato il museo Domenica scorsa, l’anteprima era ad invito e riservata agli addetti ai lavori (ristoratori, albergatori, produttori,ecc.) quindi piuttosto affollata e la visita era organizzata per gruppi un po’numerosi e per ovvie ragioni anche un po’ veloce….comunque il museo mi è parso veramente fantastico, fuori dagli schemi soliti, un museo interattivo che ti cattura, non solo da guardare ma anche da sentire e presto anche da annusare e gustare, manca infatti ancora il “tempio dell’enoturista” dove si imparerà a conoscere i profumi e i sapori del nettare degli Dei… anticipo solo alcune cose… vedere la vite dalla parte delle radici e, attraverso una finestra ricavata nel soffitto, osservare il lavoro del contadino… pedalando su delle panchine “con i pedali” ruotare in una stanza buia e vedere scorrere le stagioni….assistere a spezzoni di tanti grandi films dove il protagonista è il vino…azionando di persona pedali e leve osservare in magici teatrini l’evoluzione nella storia della cultura del vino ….al piano nobile del Castello assistere su un grande schermo alla rievocazione (con tanto di voci…) di una cena della Marchesa Colbert (la mamma del Barolo) e di Camillo Benso Conte di Cavour (uno dei padri del Barolo…)e altri nobili invitati e nello stesso tempo nei piatti di una grande tavola imbandita vedere apparire le varie pietanze servite…e poi al termine sedere negli antichi banchi di scuola del vecchio Collegio ed essere interrogati da un maestro “virtuale” su tutto quello che si è visto e sentito….e poi tante altre curiosità….bello, bello veramente…proprio vero, quello che non c’era ora c’è, sicuramente presto tornerò a visitarlo con più calma, oltre tutto i “barolesi” doc come me ….non pagano!! www.wimubarolo.it
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